
Ovvero: anche se trasmissioni televisive e reality degli ultimi anni stanno facendo passare il messaggio che chiunque possa cimentarsi nell'”extreme makeover” della propria casa, la realtà, specie in italia, è ben diversa.
Chi di noi, al termine del lockdown causa COVID-19 non ha desiderato di cambiare quella stessa casa che, un tempo amata e desiderata, è diventata una prigione per oltre due mesi? Chi di noi, in un momento di prolungato e forzato obbligo di vivere realmente la propria abitazione non ne ha progressivamente scoperto i limiti funzionali? La mancanza di una stanza, ad esempio, o l’esigenza di un secondo bagno, oppure un locale dispensa più ampio. Non esiste la casa perfetta, ovviamente. Ma in quarantena anche il più piccolo difetto può trasformarsi in un limite inaccettabile.
È, del resto, il motivo per cui il mercato immobiliare, già da metà maggio, ha conosciuto una seconda giovinezza, con un fermento tra domanda e offerta come non lo si ricordava da anni. Ma chi non ha intenzione o possibilità di cambiare casa? Una ristrutturazione e un nuovo design degli spazi interni è la soluzione ideale per reinnamorarsi della propria abitazione.
Ma qui sorge il primo ostacolo: andare a occhio o optare per un approccio scientifico, che coniughi estetica e funzionalità, esigenze reali di chi vi abita e il desiderio di qualcosa di completamente nuovo? Il consiglio che ci sentiamo di darvi è di rivolgervi ad un interior designer professionista. Ma attenzione! La progettazione di interni non è solo un lavoro grafico, ma anche tecnico e, specie in italia, burocratico. Una nuova veste alla propria casa la si può conferire anche solo tinteggiando le pareti, ma se si desidera qualcosa di più radicale, come rifare pavimenti, spostare camere, abbattere muri e modificare l’illuminazione, è necessario lo studio da parte di un professionista completo.
1. La progettazione di interni è un lavoro multidisciplinare
No, non è sufficiente essere persone creative e saper smanettare su Autocad o 3DStudio Max. Già solo l’abbattimento di un muro (non portante) non è una mera questione muscolare, ma vanno richiesti permessi e svolgere pratiche burocratiche spesso non alla portata delle persone normali.
Inoltre, il progettista di interni non è solo un disegnatore con un po’ di fantasia; gli è richiesto il pragmatismo e l’esperienza per poter gestire ogni tipo di problematica connessa alla ristrutturazione:
- conoscenza di tecnologia delle costruzioni
- conoscenza impianti idraulici, termici, elettrici
- competenze di illuminotecnica
- competenza in materia di sgravi fiscali, condoni, permessi, certificazioni ed efficienza energetica
- possedere una rete di conoscenze presso fornitori e professionisti in modo da poter indirizzare il committente verso soluzioni che trovino un compromesso tra costi, tempistiche e reale fattibilità
Affidarsi ad un interior designer perché “è bravo con il pc” significa anche doversi preparare ad ulteriori esborsi per ulteriori consulenze per ciascuna delle competenze sopra indicate.
2. La progettazione di interni non deve limitarsi all’estetica, ma (anche) alla funzionalità.
Il design degli interni non riguarda solo l’aspetto degli interni dell’abitazione. La funzionalità deve sempre rivestire un ruolo primario in tutta la fase di progettazione: anche la casa più grande può mancare di spazi vivibili se ha un design d’interni scadente.
Allo stesso tempo un piccolo appartamento può essere trasformato in una residenza accogliente con spazio sufficiente per qualsiasi esigenza.
Sì, l’interior design è molto più importante di quanto possa sembrare a prima vista.
3. La progettazione di interni deve essere flessibile. E personalizzata.
Gli interni della casa devono essere esteticamente accattivanti e pratici allo stesso tempo. Tuttavia, ciò che per alcuni è esteticamente attraente come una bella persiana o una stufa moderna, per altri potrebbero rappresentare il classico “pugno in un occhio”. Perché ognuno ha esigenze, gusti e stili di vita diversi.
Di conseguenza, i piani architettonici standard e non personalizzati (servizi gratis o a basso costo disponibili sul web che non prevedono stravolgimenti degli spazi interni) raramente soddisfano completamente le esigenze del titolare dell’immobile. Con l’obiettivo di risparmiare denaro per un architetto d’interni e per le successive modifiche del piano dell’architetto, molti commettono l’errore cruciale di accettare solo minime modifiche, spesso prettamente estetiche anche se vorrebbero che il gabinetto fosse separato dal bagno o creare un salotto più piccolo per guadagnare abbastanza spazio per installare un ufficio domestico, per esempio. E quando si rendono conto che stanno adeguando i loro desideri alla casa anziché viceversa, si pentono di non aver assunto un designer d’interni all’avvio del progetto.
Il designer di interni, una volta ottenuto l’incarico, deve organizzare un flusso di lavoro flessibile, su cui poter, di concerto con il committente, effettuare modifiche e variazioni senza incidere sul preventivo. Il progetto deve rispecchiare, ovviamente, lo stile e la fantasia del designer, ma anche venire incontro alle esigenze del cliente.
Il workflow ideale potrebbe essere il seguente:
Stabilire i limiti del lavoro
- Esigenze e aspettative del cliente: ricavare una stanza in più? cambiare la destinazione d’uso di uno o più camere?
- Studio di fattibilità tecnica: è possibile intervenire sull’impianto idraulico o elettrico? i muri sono portanti o semplici tramezzi?
- Burocrazia, permessi comunali, regolamenti condominiali ecc.
Dar sfogo alla creatività (del designer)
- Realizzazione bozze grafiche
- Discussione con il cliente
- Inizio progettazione su file (CAD o 3DS)
Stima costi e tempistiche
- Ad uno stadio avanzato di progettazione il designer dovrà anche dare indicazioni di massima dei costi di realizzazione del progetto
- Modificare il progetto in concerto con le possibilità del cliente
- Rendering finale e consegna
Considerazioni finali
Un interior designer ha, tra le sue competenze, quella di saper aiutare i propri clienti a scegliere un design che rispecchi il loro stile di vita. Ma non si occupano solo del layout, ma aiutano anche a scegliere l’arredamento, il materiale dei pavimenti, il colore dei muri. Grazie alle nuove tecnologie e a computer sempre più potenti diverse prove possono essere fatte direttamente “a video”.
Affidarsi ad un esperto progettista di interni può essere una voce di costo importante, in una ristrutturazione totale o parziale di un’abitazione. Ma realizzare la casa dei propri sogni, che sposi estetica e funzionalità, in cui sia bello vivere o abitare (immagina: una casa in cui ti piacerebbe vivere anche durante un lockdown!) non ha prezzo.
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