
Qualunque sia la ragione per imparare ad affittare la tua casa, questa guida ti insegnerà, passo dopo passo, come affittare la tua casa con la minima quantità di stress e i migliori risultati.
Qualunque sia il motivo per cui hai deciso di affittare la tua casa, una cosa è certa: devi farlo bene.
- Forse hai provato a vendere ma il mercato è troppo debole.
- Forse sei stato trasferito in un’altra sede di lavoro.
- Forse devi più di quanto vale la tua casa e non puoi vendere.
- Forse hai fiutato l’ottimo ritorno economico che l’affitto di una casa può offrire al tuo futuro finanziario.
È probabile che tu abbia sentito raccontare storie horror da proprietari di alloggi che mettono in scena sfratti coatti o da decine di migliaia di euro, affittuari insolventi, case distrutte, e tutti i motivi del mondo per cui non dovresti affittare la tua casa. Mentre queste storie attirano l’attenzione della stampa e dei media, la verità è che ogni giorno milioni di proprietari affittano case a intere famiglie in tutto il mondo.
Sebbene non sia possibile eliminare tutti i fastidi, seguendo i suggerimenti, i trucchi e le tecniche descritti in questa guida, sarai in grado di ridurre al minimo tali problemi e trasformare la tua casa in un’impresa redditizia.
Come affittare la tua casa: 5 domande da porti.
Prima di consegnare le chiavi di casa tua a uno sconosciuto, ci sono delle decisioni che devi prendere. In effetti, le decisioni che prendi ora, prima ancora di cercare un inquilino, avranno il maggiore impatto sul successo del tuo affitto. Di seguito sono riportate alcune domande da porre a te stesso prima di affittare la tua casa.
1. Devo affittare la mia casa?
Stai cercando di capire se affittare o meno la tua casa è una buona idea.
La domanda che devi porti ancor prima di “come faccio ad affittare la mia casa?” è “devo affittare la mia casa?” Se cerchi di capire cosa sia meglio tra affittare la tua casa piuttosto che venderla, vorrei subito spiegarti il perché la prima opzione è la decisione migliore. Dopo tutto, i vantaggi di affittare una casa sono numerosi.
- La tua prima casa, sebbene considerata una necessità, non può essere considerata un investimento. Un’attività è qualcosa che ti fa guadagnare utili, mentre una passività è qualcosa che ti costa denaro ogni mese. Affittando la tua casa, sei in grado di trasformare la tua passività in un’attività.
- Affittando la tua casa, puoi continuare ad esserne il proprietario mentre l’introito derivante dall’affitto dell’inquilino pagherà il tuo mutuo ogni mese. Durante questo periodo, i valori delle proprietà (si spera) saliranno e contribuiranno a creare ricchezza per il futuro. Potresti addirittura generare un ulteriore flusso di cassa nel caso in cui riuscissi ad affittare la tua casa per più di quanto siano le tue spese mensili, cosa che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti i proprietari.
- Affittare la tua casa può anche aiutarti ad avviare una carriera da investitore senza costi aggiuntivi, dal momento che possiedi già la casa. Molti investitori immobiliari iniziano in questo modo, affittando le loro case mentre si spostano in proprietà più grandi o migliori.
- Infine, affittando la tua casa, conservi la possibilità di tornare in quella proprietà. Ciò è particolarmente utile se sei stato costretto a spostarti rapidamente a causa di un trasferimento temporaneo di lavoro.
2. In quali condizioni desidero che sia la mia casa prima di affittarla?
Non c’è fine alla quantità di miglioramenti che puoi apportare alla tua casa prima di affittarla. Il problema è solo sapere quando fermarsi. Una casa dovrebbe essere pulita, vuota (a meno che non la si offra arredata) e libera dall’esigenza di eventuali lavori di riparazione o ristrutturazione importanti nel momento in cui l’inquilino si trasferisce. Assicurati che tutto sia conforme alle norme.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori: “Quanto dovresti migliorare la tua proprietà prima di farci entrare eventuali affittuari? ed ecco alcune delle risposte che abbiamo ricevuto:
“Nel decidere quanto sia conveniente fare degli aggiustamenti per un eventuale affitto, ho due cose che prendo in considerazione: che tipo di rendimento otterrò dai miglioramenti che sto prendendo in considerazione di fare e quanto tempo e stress mi risparmieranno se decidessi di attuarli? ” — Goffredo Longo
“Cerco di apportare dei miglioramenti che diventino vantaggi competitivi e che non vengano distrutti facilmente. A nessuno piace rimanere senza affittuari a lungo, e se piccole cose – come ad esempio la postazione per la raccolta differenziata – possono risultare comode e, per me non sono troppo costose, mi sembra un idea saggia apportare certe modifiche” —Giovanni Delia
“Ci sforziamo di offrire una sistemazione più bella esteticamente, pulita e luminosa rispetto alla concorrenza e la affittiamo anche in maniera molto competitiva. Tutto viene eseguito con il miglior approccio costi / benefici e per ridurre la possibilità di dover effettuare lavori di riparazione e manutenzione. ” — Giorgio Paiva
“È anche importante comprendere la fascia demografica a cui stai affidando la tua proprietà. Solo perché non vorresti vivere in una proprietà di fascia inferiore non significa che non ci siano centinaia di persone in quel mercato che sarebbero più che felici di farlo. I tuoi standard potrebbero non (e probabilmente non lo fanno) rispecchiare quelli dei clienti in quel mercato”. —Sebastiano Guglielmi
Ricorda, la casa non ha bisogno di essere lussuosa come vorresti che fosse se vivessi lì. Guarda gli altri affitti in quella zona (passandoci di persona o facendo ricerche on line) e prova a capire qual è lo standard qualitativo dell’area. Gli inquilini in genere non si prenderanno mai cura della tua casa come potresti fare tu, quindi non sprecare troppo tempo e denaro per effettuare miglioramenti inutili che verranno ignorati o rovinati.
3. Dovrei affidarmi ad un’agenzia?
Questa domanda è molto importante: gestirai tu stesso la proprietà o ti affiderai ad un esperto immobiliare che se ne occuperà? In generale, le agenzie immobiliari richiedono delle percentuali su ogni transazione andata a buon fine, ma si occuperanno di:
- Pubblicizzare la tua proprietà
- Fare da intermediari nei contratti di locazione
- Gestire i pagamenti dell’affitto
- Tenere traccia delle transazioni
- Pianificare i lavori di riparazione e di manutenzione
- Emettere documenti legali
- Gestire le spese legali
Se invece decidi di gestire la proprietà da solo, questi sono tutti oneri che dovrai assumerti e svolgere individualmente.
Se hai il tempo, le capacità e l’energia per gestire il tutto in autonomia, puoi risparmiare un sacco di soldi, ma se proverai ad occupartene da solo senza averne effettivamente la possibilità, potresti finire con il dover spendere molto più di quello che spenderesti affidandoti ad un professionista.
4. A quanto posso affittare la mia casa?
In via teorica, il valore di qualsiasi cosa non si basa su ciò che il venditore vuole ma su ciò che il mercato è disposto a pagare. Nel mondo degli affitti, ciò significa che non sarai necessariamente tu a decidere il prezzo dell’affitto, ma sarà il mercato stesso.
Fortunatamente, scoprire quale potrebbe essere il costo dell’affitto mensile della tua proprietà non è difficile. Il modo migliore per determinarlo è semplicemente fare ricerche di mercato.
Nel mondo degli affari, fare una ricerca di mercato significa soprattutto capire quanto fanno pagare gli altri la stessa cosa che proponi tu nel loro stesso settore. Imparare a quanto porre il canone dell’affitto non è diverso: con tutta probabilità il tuo alloggio potrebbe venire affittato per circa lo stesso importo di altre proprietà che sono in quella posizione, che hanno quelle dimensioni e che sono in condizioni simili. Per determinare questo e fare le tue ricerche di mercato, ci sono molti modi con cui puoi cercare informazioni a riguardo, come ad esempio:
- Siti web del settore
- Guidare in giro, alla ricerca di cartelli “In affitto”
- Chiamare la società di gestione della proprietà
- Chiedere ad altri proprietari terrieri locali
- Giornali locali
Per ognuna di queste fonti, chiama, parla con il proprietario e fai delle domande (fingendoti un inquilino). Questo ti aiuterà a determinare quanto la proprietà target sia simile alla tua. Sarai in grado di determinare rapidamente quale è la “tariffa corrente” per case simili alla tua.
Ad esempio, se stai cercando di affittare una casa con 3 camere da letto e 2 bagni in buone condizioni, probabilmente verrà affittata per circa la stessa quantità di altre case con 3 camere da letto e 2 bagni nelle vicinanze.
5. A quanto ammonta la caparra che devo far pagare?
Un deposito cauzionale è una somma di denaro pagata da un inquilino per far sì che soddisfi i termini del contratto di locazione. Ricorda, però: questo è un deposito, non una commissione. Questi soldi dovrebbero essere tenuti su un conto bancario separato e restituiti all’inquilino quando questo si trasferirà, al netto di eventuali danni che devono essere riparati.
La cifra richiesta dipende in gran parte da te, anche se molti contratti limitano l’importo che il proprietario può richiedere, quindi assicurati di controllare eventuali limitazioni a livello locale o comunale. In genere la caparra corrisponde all’equivalente del canone di un mese o due, anche se potresti chiedere un importo maggiore nel caso avessi dubbi sul futuro inquilino.
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